
Una memoria riconosciuta: l’esodo giuliano-dalmata al Vittoriano

Mostra permanente dedicata agli istriani, fiumani e dalmati, simbolo di una storia finalmente condivisa.
Nel cuore del Vittoriano di Roma è stata inaugurata una mostra permanente dedicata all’esodo degli istriani fiumani e dalmati, un evento che segna un importante passo nella costruzione di una memoria condivisa nazionale. La mostra promossa dal Ministero della Cultura e allestita nella Sala del Grottone, racconta con documenti, immagini e testimonianze la drammatica vicenda di centinaia di migliaia di italiani costretti ad abbandonare le loro terre dopo il 1945, quando l’Istria, Fiume e la Dalmazia passarono alla Jugoslavia di Tito. Per decenni, il dramma dell’esodo e delle foibe è rimasto ai margini della memoria pubblica, oscurato da contrapposizioni ideologiche e da un diffuso imbarazzo politico. Solo con l’istituzione del Giorno del Ricordo, nel 2004, la Repubblica Italiana ha riconosciuto ufficialmente il valore di quelle vicende e il sacrificio di chi pagò il prezzo della guerra perduta. La mostra al Vittoriano, voluta dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, si propone come luogo di riflessione e consapevolezza collettiva. Attraverso un percorso visivo e documentario curato dall’architetto Franco Purini, l’esposizione restituisce dignità a una storia di dolore, esilio e speranza, collocandola nel più ampio contesto europeo della riconciliazione tra i popoli dell’Adriatico orientale. Il messaggio che emerge è quello di una memoria finalmente riconosciuta: ricordare non per dividere, ma per unire. Come sottolineato in più occasioni dalle più alte cariche dello Stato, la memoria dell’esodo giuliano-dalmata rappresenta un patrimonio morale dell’Italia intera e un invito a guardare al futuro con rispetto e verità storica.




Fulvia Umer & Giuseppe Frigerio – ANVGD sezione di Novara