L’esodo Istriano raccontato ai ragazzi: incontro con l’ANVGD a Novara

Il giorno 21 maggio 2025 su invito delle insegnanti e della disponibilità del dirigente scolastico e prof.Domenico Bresich , l”Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ( ANVGD NOVARA E PROVINCIA ) e’ stata ospite dell’istituto comprensivo” Achille Boroli ” di Novara per raccontare agli studenti dell’ultimo anno della scuola media la tragedia dell’esodo della popolazione dell’Istria ,della Dalmazia e di Fiume nel primo dopo- guerra della seconda guerra mondiale: uno scorcio della nostra storia cancellato e dimenticato per oltre 50 anni .Il Presidente dell’associazione Flavio Lenaz ,assieme alla signora Ausilia Zanghirella e al signor Boris Cerovac, hanno avuto modo di raccontare ai giovani studenti quei drammatici momenti da loro stessi vissuti per l’abbandono delle case, delle proprie cose,dei ricordi,dei propri morti e i momenti difficili della prima accoglienza nelle diverse nostre regioni . l’Italia ,uscita sconfitta dalla guerra ,aveva perso quei bellissimi territori,da secoli abitati da italiani divenuti per volontà dei vincitori concessi alla repubblica popolare comunista di Jugoslavia del dittatore Tito.Dopo un breve inquadramento storico della nemesi che hanno generato l’esodo Giuliano Dalmato sono stati esposti ai ragazzi le esperienze e le storie vissute direttamente .Ausilia Zanghirella si e’ particolarmente soffermata sulle difficoltà patite dalla propria famiglia ;una bella famiglia numerosa,composta da padre,madre e 9 figli ,dirottati più volte in località sempre diverse ,sino a giungere finalmente alla destinazione definitiva ,qui a Novara in quello che era chiamato allora ” Campo Profughi ” dislocato presso la caserma ” Ettore Perrone” ,divenuta col tempo sede universitaria.Nella caserma vivevano in promiscuità più di 300 famiglie che si arrangiavano come potevano per crearsi un po’ d’intimità dividendo i stanzoni con le coperte che fungessero da pareti divisorie, 10 anni in quelle condizioni, ma sempre con la dignità che contraddistingue la gente del nostro nord/est . Boris Cerovac invece racconta che ebbe un’esperienza diversa di resilienza nella repubblica popolare comunista di Jugoslavia .Proveniva da una famiglia mista,ovvero suo padre era croato mentre la mamma era italiana il padre ,cresciuto in Istria da generazioni in una famiglia di agricoltori,dopo la resa italiana del 08/09/1943, venne imprigionato e deportato dai nazisti nel campo di concentramento e sterminio di Mauthausen dove rimase sino alla liberazione alleata del 1945.Nel momento storico dell’esodo con la volonta’ di difendere i diritti di proprietà dell’azienda agricola,costata sacrifici di generazioni, il padre Cerovac, vantando il credito dei 2 anni trascorsi da internato in Germania ,ritenne di rimanere nella propria terra ,il ragionamento che fece era semplicemente pensando che se fosse andato via avrebbe perso tutto ,se invece fosse rimasto avrebbe potuto difendere la sua terra ….fu tutto inutile ! Nel 1962 esasperato abbandono’ la casa e tutti i suoi beni per ricongiungersi con i parenti della moglie esodati nel1948 e già residenti a Novara.Nel 1953 la Prefettura con l’amministrazione Comunale ,concesse mandato all’Istituto Autonomo per le case popolari per dare via alla realizzazione del Villaggio Dalmazia , sorse così un nuovo quartiere nella periferia Sud di Novara destinato ad ospitare le 300 famiglie ….finalmente una casa costruita da mattoni , che SOGNO!!!!! Era il 03 OTTOBRE 1954 quando venne posta e benedetta la PRIMA PIETRA . Per Flavio ,Ausilia e Boris pur con mille difficoltà , Novara si e’ rivelata col tempo una città accogliente .Nel nuovo quartiere i bambini vivevano sereni e felici si parlavano 12/13 lingue diverse essendoci rifugiati provenienti oltreché dall’Istria e dalla Dalmazia anche dalla Romania, dalla Grecia ,dalla Turchia, dalla Tunisia, dalla Somalia e dal nord Africa.Il racconto di Flavio,Ausilia e Boris e’ stato struggente ma gli stessi hanno espresso gratitudine nei confronti della città di Novara che li ha accolti li ha visti crescere e affermarsi nel lavoro e successivamente formare le loro famiglie .Gli studenti si sono dimostrati partecipi e interessati agli argomenti trattati e a quel periodo di storia ancora per molti sconosciuto e che l’Associazione si sforza di testimoniare quella pagina triste della storia italiana a lungo cancellata dai libri di scuola .

( Autore Boris Cerovac )

ANVGD alla celebrazione del 2 giugno

🇮🇹

* 2 giugno 2025 * 79°Anniversario della nascita della Repubblica Italiana

1946/2025

Ogni anno il 2 giugno l’Italia celebra la Festa della Repubblica , giorno in cui gli Italiani alla fine della 2° guerra mondiale decisero il proprio futuro istituzionale : la REPUBBLICA nata dal referendum del 1946 quando gli Italiani comprese le Donne ( che non avevano mai votato ) scelsero il sistema democratico repubblicano rifiutando la monarchia dei Savoia . Lunedì 2 giugno alle h 11 a Novara presso il Monumento di V.le IV Novembre ( dedicato agli Eroi Caduti in Guerra) si e’ svolta la Cerimonia Ufficiale con lo schieramento delle Forze Armate , dei Medaglieri e dei Labari Alzabandiera accompagnati dalle note dell’ Inno Nazionale , la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e interventi delle Autorità Novaresi con esecuzione di brani musicali della Banda di Grignasco . ANVGD NOVARA E PROVINCIA presente con Labaro e Alfieri Elvio Aieie De Zorzi e Giorgio Facchin .

Villaggio Dalmazia

Gande successo per la Festa Patronale 2025 del Villaggio Dalmazia: musica, tradizioni e comunità

Si è conclusa con grande entusiasmo e partecipazione la Festa Patronale 2025 del Villaggio Dalmazia di Novara, un evento che ha saputo unire memoria, cultura e divertimento, trasformando il quartiere in un luogo di festa e di incontro per tutta la comunità.

La manifestazione, svoltasi dal 23 maggio al 1° giugno, ha visto la presenza di numerose personalità del Comune di Novara e della Provincia, tra cui assessori, consiglieri e rappresentanti delle istituzioni locali, che hanno voluto testimoniare il loro sostegno a un evento simbolo per la comunità dalmata e per l’intera città.

Ad arricchire le serate, oltre alla musica dal vivo con orchestre e gruppi storici del territorio, sono stati i piccoli talenti di una nota scuola di danza locale, che hanno emozionato il pubblico con le loro coreografie, regalando momenti di gioia e leggerezza a grandi e piccini.

Una festa tra musica, balli e buona cucina

Il programma musicale ha offerto un viaggio tra generi e stili diversi, grazie alle esibizioni di:

  • Milly e Una Notte (23 maggio)
  • Mirko e i Jolly (24 maggio)
  • Zeta Band Zanaria (25 maggio)
  • Duo Colorado (30 maggio)
  • Blu Movida (31 maggio)
  • Agos Belli (1 giugno, dopo l’estrazione dei biglietti della lotteria)

Ma la Festa Patronale del Villaggio Dalmazia non è stata solo musica: il cuore pulsante della manifestazione è stato anche il ricco stand gastronomico, attivo ogni sera a partire dalle ore 19.30, che ha proposto una varietà di piatti della tradizione dalmata e novarese. Dal gulash con polenta al brasato, dai gnocchi vascone al baccalà mantecato, passando per una grigliata irresistibile di salamelle, cevapcici, fettine di manzo e wurstel, senza dimenticare i fritti (totani e patatine), i panini, le bruschette e i dolci tipici come le palacinke. Un vero tripudio di sapori che ha deliziato i visitatori, con la possibilità anche di asporto per chi preferiva gustare le specialità a casa.

Un momento di comunità e tradizione

La festa ha rappresentato un’occasione importante per riscoprire le radici storiche del Villaggio Dalmazia, ricordando i 70 anni della comunità dalmata a Novara, ma anche per guardare al futuro con spirito di comunità e solidarietà.

Il culmine dell’evento è stato raggiunto domenica 1° giugno, con l’attesa estrazione dei biglietti della lotteria, seguita dall’ultima serata danzante con l’orchestra Agos Belli, che ha chiuso in bellezza una settimana di festa indimenticabile.

Il grazie della comunità

Gli organizzatori, la Parrocchia Sacra Famiglia e i tanti volontari del Villaggio Dalmazia, hanno voluto ringraziare tutti i partecipanti, le istituzioni, le personalità intervenute, i musicisti, i ballerini e i cuochi che hanno reso possibile questa festa. Un grazie speciale va a tutta la cittadinanza per la calorosa partecipazione, che ha dimostrato ancora una volta quanto sia forte il legame tra le persone e quanto sia importante mantenere vive le tradizioni.

Arrivederci alla Festa Patronale 2026, con la promessa di continuare a costruire ponti tra passato e futuro, tra memoria e comunità!