Al Villaggio Dalmazia Il Comune e la Provincia di Novara dedicano” la panchina del ricordo” a Norma Cossetto, nel giorno della commemorazione della sua morte”

È stata inaugurata domenica 5 ottobre, alle 10.30, nella Piazzetta Martiri delle Foibe del Villaggio Dalmazia a Novara, la “panchina del ricordo” dedicata a Norma Cossetto, giovane studentessa istriana divenuta simbolo delle sofferenze del popolo italiano dell’Istria e della Dalmazia.

L’iniziativa  promossa dall’Assessorato comunale alle Pari Opportunità, che ha scelto con attenzione la data dell’evento in coincidenza con l’anniversario della morte della giovane, avvenuta nell’ottobre del 1943.

Alla cerimonia erano presenti il presidente dell’ANVGD Flavio Lenaz Giulia Negri assessore alle Pari Opportunità, Ivan De Grandis vicesindaco, Pietro Palmieri consigliere comunale e provinciale, Andrea Crivelli vice presidente della provincia e Mauro Gigantino consigliere provinciale – quest’ultimo fortemente impegnato nel volere e realizzare questa panchina – oltre a diversi rappresentanti d’arma e numerosi abitanti del Villaggio Dalmazia, tra cui molti anziani testimoni diretti di quel periodo storico.

Durante l’inaugurazione è stato ricordato il sacrificio di Norma Cossetto, nata a Visinada nel 1920, studentessa universitaria di Lettere e fervente patriota italiana. Fu imprigionata, seviziata e uccisa nell’ottobre 1943 dai partigiani jugoslavi, per poi essere gettata in una foiba nei pressi di Villa Surani. Il suo coraggio e la sua fedeltà alla patria sono divenuti un simbolo del dramma vissuto dalle popolazioni italiane dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, vittime di violenze e persecuzioni che segnarono profondamente la storia del confine orientale.

Nel 2005, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi le conferì la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria, riconoscendo in lei una figura esemplare di fermezza, dignità e amore per la propria terra.

Con la posa di questa panchina, la città di Novara ha voluto onorare la memoria di Norma Cossetto e di tutte le vittime delle foibe, affinché il loro sacrificio non venga dimenticato e possa continuare a ricordare alle nuove generazioni l’importanza della libertà, della verità storica e della pace tra i popoli.